16.06.2021 ・ Still I Rise

MORE THAN A REFUGEE. Storie oltre le etichette

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Still I Rise organizza un incontro on line con tre ex studenti di Mazì, il centro educativo che abbiamo aperto presso l’hotspot di Samos, in Grecia.

Domenica 20 giugno, a partire dalle ore 18.00, avremo l’occasione di farci raccontare che direzione hanno preso le loro vite dopo averci salutato, scoprire come sono oggi le loro giornate e quali obiettivi stanno inseguendo. Come succede in tutte le riunioni tra ex compagni, ci sarà modo di ricordare l’esperienza a Samos, le ore trascorse a scuola ma anche la vita nel campo profughi.

Avranno lo spazio per presentarsi per quello che sono: ragazze e ragazzi che si stanno dando da fare per trovare il proprio posto nel mondo. E per Still I Rise sarà un momento per ribadire che è necessario proporre una narrazione nuova e più completa riguardo ai migranti, allontanandosi dai facili stereotipi che li vogliono come persone indifese e disperate o, al contrario, come aggressori minacciosi. 

I protagonisti

 

Donaldoni, ragazzo camerunense con la passione del calcio, è arrivato a Mazì a 16 anni come minore non accompagnato. Di lui ci ha sempre stupito la determinazione: era il primo a presentarsi davanti ai cancelli del centro educativo per entrare a lezione. Oggi parla inglese, francese, tedesco e greco e la dedizione che metteva nello studio la conserva anche negli allenamenti con la palla: Donaldoni è infatti riuscito a realizzare il suo sogno ed è diventato un giocatore professionista a Salonicco, in Grecia.
Samaneh, afghana nata in Iran, vive ora vicino a Berlino, in Germania, dove frequenta le scuole superiori con il progetto di andare all’università e diventare assistente dentista. Imparare il tedesco è stata solo l’ultima delle sfide che ha dovuto affrontare, e della vita in Germania apprezza soprattutto il senso di libertà. Quando l’abbiamo conosciuta a Mazì ci aveva incantato la sua capacità di osservare il mondo da dietro l’obiettivo della macchina fotografica. Alcuni degli scatti più belli della mostra Through Our Eyes, infatti, sono stati realizzati da lei.
Majd, nato in Siria e arrivato a Mazì giovanissimo come minore non accompagnato. Vive in Irlanda insieme a una famiglia americana e frequenta le scuole superiori. Ha l’obiettivo di diventare infermiere per poter restituire agli altri un po’ del supporto che ha ricevuto. Ora che è diventato un uomo facciamo quasi fatica a riconoscerlo, ma sotto la folta barba che si è lasciato crescere conserva lo stesso sorriso di quando era nostro studente

 


A conversare con i ragazzi ci sarà Giulia Cicoli, direttrice dell’Advocacy di Still I Rise e insegnante a Mazì nel periodo in cui i ragazzi frequentavano il nostro centro educativo.


 

Rivivi l'evento

L'incontro si è tenuto in diretta su Zoom, con traduzione simultanea in italiano, e sulla pagina facebook di Still I Rise, in inglese.

La registrazione dell'evento è disponibile su YouTube

La traduzione simultanea è stata a cura di Ester Biasizzo e Beatrice Costabile di IN.TRA, l’agenzia di servizi linguistici pro bono studentesca del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione – Università di Bologna.

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