Ogni bambino è una miniera. Lo vediamo nel nostro lavoro di tutti i giorni: i bambini sono una riserva inesauribile di energia, risorse, fantasia, amore. Nella Repubblica Democratica del Congo, però, i bambini vengono sfruttati per estrarre minerali preziosi che poi vengono venduti in tutto il mondo. Costretti a scavare nelle miniere per l’equivalente di un pugno di riso e un po’ di verdura, finiscono per essere svuotati dei diritti, dell’infanzia, della fantasia e di ogni opportunità.
Per questo Still I Rise ha deciso di aprire una scuola nel Paese. Intendiamo dare supporto alle famiglie e ai bambini, perché possano abbandonare il lavoro e iniziare a studiare. Abbiamo trascorso mesi ad analizzare il contesto e stringere relazioni sul territorio, e ora siamo pronti a passare alla fase operativa. Per realizzare questo nuovo sogno, però, serve anche il tuo aiuto.
Ti chiediamo di esserci vicino in questo momento delicato!
La Repubblica Democratica del Congo è uno dei Paesi più ricchi e più poveri al mondo. Le risorse naturali sono ineguagliabili: nel sottosuolo si trovano giacimenti di minerali preziosi e il suolo è coperto dalla seconda foresta pluviale al mondo, che fornisce legname pregiato.
Eppure di tutta questa ricchezza nel Paese rimane ben poco, perché il Congo basa la sua economia sulle esportazioni. Il risultato è che la maggioranza degli abitanti vive nella povertà, senza accesso ai servizi essenziali.
Una superficie enorme. La superficie della Repubblica Democratica del Congo è di 2.345.410 Km2. Si tratta di un’area grande come mezza Europa: Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Polonia, Austria, Svizzera e Italia.
Una popolazione giovane. Due persone su tre hanno meno di 25 anni.
Un paese potenzialmente ricchissimo. Il Congo produce da solo più del 3% del rame e del 50% del cobalto venduti al mondo. Nel sottosuolo si trovano anche diamanti, coltan – prezioso per l’industria della telefonia mobile – oro e petrolio.
Una delle nazioni più povere al mondo. Il Congo si classifica 175° su 189 nazioni per indice di sviluppo umano e il 72% della popolazione vive con meno di 1,5 euro al giorno.
Mancanza di istruzione. I bambini che non frequentano la scuola sono 3,5 milioni, quasi quanto la popolazione della Toscana. L’86% dei bambini di 10 anni non è in grado di comprendere un testo elementare.
Still I Rise interviene nella regione meridionale del Katanga, dove si concentrano la maggior parte delle miniere e le condizioni dei bambini lavoratori sono insopportabili.
I bambini lavorano fino a 12 ore al giorno, scavando la roccia a mani nude e trasportando sacchi di pietre spesso più pesanti di loro. Vengono retribuiti uno o due euro al giorno, a seconda del giudizio dei commercianti che pagano in base al peso e alla purezza dei minerali estratti, senza che i bambini possano verificare da soli il frutto del proprio lavoro.
Per convincere i genitori a mandare i figli a lezione, metteremo in campo strategie già sperimentate in altre nostre operazioni in contesti di emergenza, attivando ad esempio distribuzioni alle famiglie di beni di prima necessità, come pacchi alimentari, vestiti e kit igienici, in modo che i bambini non siano più costretti a lavorare e possano ricevere l’educazione che meritano.